Ready, Steady, Hack!
Sono arrivati pieni di entusiasmo. Alcuni si conoscevano già, altri erano al loro primo Hackathon. Zaino in spalla, mente aperta, tipica di quei millennials che sono pronti a inventare il futuro, mettendo in gioco tutte le loro competenze con passione e creatività. Ecco cosa è successo al Bosch Mobility Hackathon.
50 su 200
Quando si sono aperte le iscrizioni al Bosch Mobility Hackathon non ci si aspettava una risposta così entusiasta da parte dei ragazzi. Su 200 curriculum pervenuti, l’obiettivo era selezionare 50 profili per comporre una decina di team che avessero competenze multidisciplinari. I ragazzi selezionati provenivano dai principali atenei del Nord Italia con una presenza anche di giovani studenti stranieri.
Le regole del gioco
Dopo la presentazione di benvenuto da parte della giuria, l’hackathon è entrato nel vivo. A disposizione dei ragazzi hardware come Arduino e Bosch XDK e alcuni software suggeriti per creare applicazioni. I ragazzi hanno avuto accesso anche a dei data base specifici messi a disposizione dai partner (TomTom, AMAT e Parquery). La sfida? Trovare in 24 ore soluzioni alle principali criticità della mobilità urbana della città di Milano. Traffico, parcheggio, multimodalità e accessibilità sono state le aree identificate su cui i ragazzi hanno lavorato.
24 ore non stop
Energia, passione, spirito di gruppo: i ragazzi si sono lasciati coinvolgere da subito nella sfida. L’hackathon è iniziato alle 15 di sabato 15 settembre per concludersi esattamente 24 ore dopo. I gruppi hanno lavorato per tutta la notte, concedendosi solo pochissime pause relax per portare a termine i loro progetti.
Mentors e Tutorial
Durante le 24 ore i ragazzi hanno avuto la possibilità di fare degli approfondimenti attraverso tutorial ad hoc tenuti da Tom Tom Maps e Mamazen (azienda attiva nella consulenza alle start up). 18 Mentors (colleghi Bosch e rappresentanti delle aziende partners) hanno messo a disposizione dei ragazzi durante la durata di tutto l’hackathon la loro esperienza sia nelle tematiche tecniche, sia in quelle di business, sia nella preparazione del pitch finale.
…And the winner is
L’hackathon si è concluso con la vittoria del progetto #blink, nella categoria traffic flow. Blink è un’idea per decongestionare il traffico del centro urbano dai mezzi di trasporto merce. Il team ha sviluppato un’applicazione di last-mile delivery. Il gruppo formato da 5 ragazzi, si è aggiudicato un assegno di 2500 euro. Il Bosch Mobility Hackathon ha premiato anche il team che ha presentato il miglior pitch, e quello con la migliore esecuzione tecnica. Accanto a questo, il desiderio e l’interesse da parte dell’azienda di valutare la fattibilità del progetto.
Il Bosch Mobility Hackathon è stato ospitato anche nelle città di Londra, Chicago e Guadalajara. Per Bosch Italia questa iniziativa è stata un’esperienza utile ed entusiasmante che ha visto la collaborazione di diverse divisioni e competenze...in vero spirito hackathon!
