Mario Furlan: una voce agli invisibili

Li chiamano “invisibili”, ma in realtà sono ben 50.000 gli homeless che vivono nelle nostre città. Mario Furlan, presidente e fondatore dei City Angels, ci racconta la storia e il lavoro di questa associazione che, ogni giorno, grazie al volontariato e al sostegno aziende e istituzioni, aiutano i più bisognosi sulle strade delle nostre città.

Mario Furlan ha sempre avuto una passione per quelli più deboli e un bisogno impellente di fare qualcosa di concreto per difendere e aiutare i più bisognosi. Una vocazione talmente forte da fargli abbandonare la sua avviata carriera giornalistica e creare, da solo e con le sue forze, un’associazione di “Angeli” pronti a intervenire sulle strade delle nostre città.
Oggi i City Angels sono presenti in tutta Italia in 21 città e contano sull’aiuto di 500 volontari che, ogni sera, lasciano i propri abiti di cittadini comuni per indossare la divisa da “Angeli”. Maglia rossa e berretto blu - “Un po' come i caschi dell’ONU”, rivela Mario. E proprio come l’ONU anche i City Angels hanno la loro missione: portare la pace e la sicurezza nelle nostre metropoli. “Dalla vecchietta che deve attraversare la strada, alla ragazza da sola che non si sente sicura, vegliamo sui quartieri più rischiosi, offrendo il nostro aiuto a chi ne ha bisogno”.
Sempre più italiani
Dal 1994, anno in cui Mario decide di fondare l’Associazione, a oggi, i City Angel hanno assistito e soccorso diverse persone, diventando un punto di riferimento sicuro soprattutto per i senzatetto. “In 20 anni la situazione sulle nostre strade è cambiata tantissimo”, racconta Mario. “In Italia ci sono oltre 50.000 homeless, il 40% sono italiani, la maggior parte uomini non più giovanissimi”.

Storie invisibili
Sono tante e diverse le storie dei senzatetto. C’è chi perde il lavoro, chi si trova ad affrontare un divorzio, o chi incorre in problemi di salute. Spesso queste persone cercano di nascondere la loro condizione. “Mi ricordo di una famiglia che viveva in macchina. Durante il giorno cercavano di portare avanti la loro vita in maniera normale: i bambini andavano a scuola, il padre in giro a cercare un lavoro” racconta Mario.
Cibo, coperte e dignità

Nei 3 Centri di accoglienza che l’Associazione è riuscita a costruire a Milano, i City Angels offrono non solo pasti caldi e letti, ma anche sostegno psicologico e corsi di formazione con l’obiettivo di reinserire i senzatetto nella società. “Dai corsi di inglese a quelli di informatica, il nostro obiettivo è vedere queste persone ritrovare la propria indipendenza e dignità”. Per fare questo l’associazione si avvale di una rete di Istituzioni e Aziende che hanno deciso di sostenere i City Angels, riconoscendone il prezioso contributo alla società.
Anche Bosch ha voluto supportare i City Angels attraverso la donazione di 5 eBike, grazie alle quali gli “Angeli” riescono oggi a portare il loro aiuto in maniera più veloce ed efficiente alle persone bisognose.
Diventare Angeli
Diventare “Angeli” è una scelta che implica impegno e che non può prescindere da un’adeguata formazione: 20 ore che comprendono corsi in aula (tecniche di psicologia, primo soccorso e autodifesa) e pratica sulla strada. “Chiediamo la disponibilità di tre ore consecutive alla settimana. È una responsabilità non indifferente, ma la soddisfazione di riuscire a dare un senso alla nostra vita aiutando gli altri è immensa”.
MARIO FURLAN - Presidente e Fondatore City Angels

Giornalista professionista ha lavorato presso Mediaset, Mondadori, l’agenzia di stampa Reuters e i quotidiani Avvenire e La Notte. Nel settembre 1994 ha fondato i City Angels, associazione di volontariato per la quale ha ricevuto diverse onorificenze tra cui l’Ambrogino d’Oro, l’Ambassador for Peace e il Premio Carlo Porta come milanese che ha onorato la sua città. Nel 2015 è stato nominato Cavaliere dei Diritti Umani. Dal 2018 è docente di Motivazione e leadership e di Autodifesa istintiva e mentale (Wilding) presso l'Istituto a orientamento universitario Ciels di Milano. E’stato nominato “miglior life coach italiano del 2018” dall’Associazione Italiana Coach.